Pagelle Amstel Gold Race 2017, Gilbert perfetto – Valverde attendista

Philippe Gilbert (QuickStep – Floors), 10: Il belga cala il poker all’Amstel. Giornata perfetta per il corridore della QuickStep – Floors che si muove sul Kruisberg per seguire Benoot prima dell’allungo decisivo sul Bemelerberg. Nella volata finale è altrettanto perfetto, riuscendo a vincere anche la sfida di nervi di Kwiatkowski per poi far esplodere tutto il suo potenziale al momento giusto.

Michal Kwiatkowski (Sky), 9: L’azione sul Keutenberg è splendida e permette al polacco di rientrare nel gruppo dei migliori. Sul Bemelerberg prova due allunghi senza successo, ma è l’unico che riesce a seguire lo scatenato Gilbert. Allo sprint prova a ripetere quanto fatto alla Sanremo, ma Gilbert non si fa sorprendere e lo beffa. Buonissimi comunque i segnali in vista di Freccia Vallone e Liegi – Bastogne – Liegi.

Michael Albasini (ORICA – Scott), 8: Lo svizzero inizia nel migliore dei modi la settimana delle Classiche delle Ardenne. Il portacolori della ORICA – Scott centra uno splendido podio dopo una corsa di qualità nonostante non riesca a seguire il tentativo di Kwiatkowski e Gilbert. Un terzo posto che assume un valore maggiore se si tiene conto del fatto che, fino ad oggi, non era mai riuscito a cogliere grandi risultati nella classica neerlandese.

Nathan Haas (Dimension Data), 8: L’australiano è una delle grandi sorprese della giornata odierna. Dopo l’allungo sul Kruisberg è uno dei corridori più attivi nel gruppo inseguitore. Sul Bemelerberg prova a resistere agli allunghi di Kwiatkowski, chiudendo sempre il buco, ma è costretto ad alzare bandiera bianca proprio in vista dello scollinamento. Alla fine porta comunque un buon quarto posto a casa che gli permette di guardare con grande ottimismo i prossimi appuntamenti.

Jose Joaquin Rojas (Movistar), 7.5 : Quasi nessuno avrebbe scommesso su una Top5 dello spagnolo alla partenza. Il portacolori della Movistar però sorprende tutti riuscendo a rientrare sul gruppetto di testa a 40 chilometri dalla conclusione e gestendo la situazione, potendo sfruttare il fatto di avere Valverde dietro nel gruppo inseguitore per non tirare. Allo sprint con ogni probabilità le gambe non gli permettono di sprintare come voleva, ma il risultato rimane comunque di incorniciare.

Sergio Henao (Sky), 7: Quando si infiamma la corsa è uno dei corridori più attivi. Il colombiano sembra poter essere uno dei grandi protagonisti per la vittoria finale, ma quando rientra Kwiatkowski le carte in casa Sky cambiano con Henao che si sacrifica per il capitano. Alla fine arriva un buon sesto posto che gli permette di guardare con grande ottimismo alla Freccia Vallone dove proverà in tutti i modi a migliorare il secondo posto del 2013.

Ion Izagirre (Bahrain – Merida), 7: L’allungo del basco con ogni probabilità serviva come punto di appoggio per un eventuale attacco di Gasparotto. Dopo la caduta del corridore veneto però la situazione cambia con lo spagnolo che può giocarsi le sue carte nel gruppo dei migliori. Alla fine allo sprint arriva un settimo posto che fa salire le sue quotazioni in vista di Freccia Vallone e Liegi – Bastogne – Liegi, alla luce della grande incognita circa le condizioni del friulano.

Lars Boom (LottoNL – Jumbo), Nikita Stalnov (Astana), Mads Wurtz Schmindt (Katusha – Alpecin), Stijn Vandenbergh (Ag2r La Mondiale), Tim Ariesen (Roompot – Nederlandse Loterij), Michal Paluta (CCC Sprandi), Brendan Canty (Cannondale – Drapac), Johann Van Zyl (Dimension Data), Kenneth Van Rooy (Sport Vlaanderen – Baloise), Pieter Vanspeybrouck (Wanty – Groupe Gobert), Vincenzo Albanese (Bardiani – CSF) e Fabien Grellier (Direct Energie), 7: Giornata all’attacco per questi dodici corridori. Menzione particolare va fatta soprattutto per Grellier, ultimo dei fuggitivi ad esser ripreso, e Albanese. Il primo era in fuga anche dodici mesi fa, mentre l’italiano era il più giovane in corsa ed al suo esordio in una classica monumento può sicuramente esser considerato uno dei grandi protagonisti.

Tiesj Benoot (Lotto Soudal), 6.5: Giornata sfortunatissima per il belga. È lui a portare via il gruppetto che poi si è giocato la vittoria sul Kruisberg, ma un problema al cambio lo costringe a perdere contatto e venir ripreso dal gruppo principale. Giornata nera quindi per il portacolori della Lotto Soudal che conferma però tutte le sue qualità in questo tipo di corse. Quando viene ripreso ci prova il compagno di squadra Tim Wellens (6) che sbaglia però forse i tempi, venendo saltato a doppia velocità da Kwiatkowski.

Michael Gogl (Trek – Segafredo), 6.5: Bella prova del giovane austriaco che va a prendersi un buon ottavo posto in una corsa prestigiosa. Prova ad andare all’attacco anche nelle fasi calde di corsa, ma alla fine deve lasciare lo spazio a Fabio Felline (voto 6) nel tentativo di contrattacco. Riesce nel finale ad evadere dal gruppo principale, dimostrando di avere una buona resistenza. Un ragazzo da seguire che potrà togliersi belle soddisfazioni in futuro.

Sonny Colbrelli (Bahrain – Merida), 6: Inutile dire che le aspettative in partenza erano diverse, ma il bresciano ha ben poco da rimproverarsi. Consapevole del proprio spunto veloce decide di far la corsa su Matthews, con Izagirre che è bravo ad inserirsi nelle azioni da lontano. Questa, tuttavia, va in porto e alla fine si resta in gioco solamente su un piazzamento. Un nono posto comunque di prestigio, ma dal sapore amaro. Questa tuttavia si conferma una corsa nelle corde dell’atleta di Desenzano e ci sarà modo e tempo per rifarsi.

 Bert-Jan Lindeman (Lotto NL – Jumbo), 6: Pimpante quanto si infiamma la corsa, dimostrando grande freschezza. La benzina però si spegne sul Keutenberg con il neerlandese che viene ripreso dal gruppo dietro, dicendo addio alle possibilità di ottenere un buon piazzamento.

Greg Van Avermaet (BMC), 5.5: Bravo, ma non bravissimo. Il fiammingo si fa sorprendere al momento dell’attacco decisivo e quando cerca di rimediare è troppo tardi. Combatte gettando anche il cuore oltre l’ostacolo, ma non era brillante come domenica scorsa. La Roubaix spesso lascia delle scorie anche ad una settimana di distanza e lui potrebbe aver pagato qualcosina in termini di brillantezza.

UAE Team Emirates, 5.5: La giornata della formazione asiatica parte male con la distorsione alla caviglia e il conseguente forfait di Ben Swift. Con il passare dei chilometri le cose non migliorano, con i capitani che si fanno sorprendere quando parte l’azione con Gilbert ed Henao. Alberto Rui Costa, vittima tra l’altro di una foratura in una fase calda della corsa, prova a porre rimedio, ma il tempismo è sbagliato, mentre Diego Ulissi si vede pochissimo. Appuntamento alla Freccia Vallone per invertire la tendenza e riannodare il filo con la buona sorte.

Alejandro Valverde (Movistar), 5: La Amstel non è la sua corsa e oggi lo abbiamo visto nella modalità attendista. Gioca di rimessa inserendo Rojas nell’azione di Gilbert ed Henao, ma la scelta si rivela controproducente. Un errore di lettura anche comprensibile, considerando che mancava molto all’arrivo, ma che ha compromesso ogni chance di risultato.

Team Sunweb, 5: Hanno in squadra Michael Matthews, uno degli uomini da battere, ma non gestiscono bene la situazione. Si prendono la responsabilità di tenere la corsa fin dai primi chilometri, ma quando esplode la bagarre si fanno sorprendere. Esitano quando si tratta di inseguire e alla fine questo taglia fuori l’australiano dalla lotta per il podio.

Michael Valgren (Astana), 4.5: Dopo il secondo posto dello scorso anno ci si aspettava ben altro dal danese. Ripetersi non è mai facile, tuttavia non è mai stato nel vivo della corsa, concludendo anonimamente nel gruppo dei migliori.

Enrico Gasparotto (Bahrain – Merida), s.v.: Il veneto non riesce a difendere il titolo dell’anno scorso. Una caduta sul Fromberg lo costringe al ritiro ed ora la speranza è che si tratti di una semplice scivolata e non ci siano problemi fisici, soprattutto alla spalla, che potrebbero condizionare Freccia Vallone e soprattutto Liegi – Bastogne – Liegi. Insieme a lui cade anche Roman Kreuziger (s.v.) che riesce però a ripartire e chiudere la corsa.

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